La Senologia Interventistica è ormai diventata parte integrante della diagnostica senologica per la sicura caratterizzazione delle lesioni mammarie. Negli ultimi vent’anni essa ha conosciuto una progressiva evoluzione, dalla più semplice ma meno affidabile citologia, alle sempre più raffinate tecniche di agobiopsia (core biopsy con ago tranciante, vacuum-assisted biopsy, vacuum-assisted excision, fino alle tecniche ablative). Nel frattempo, si sono moltiplicate le metodiche diagnostiche in grado di guidare i prelievi con ago (mammografia, tomosintesi, ecografia, risonanza magnetica, mammografia con mezzo di contrasto). Ciò ha comportato una progressiva riduzione del ricorso all’intervento chirurgico, in primo luogo per le lesioni risultate benigne all’agobiopsia. La ricerca scientifica sta esplorando la possibilità di evitare la chirurgia anche nelle alterazioni risultate B3 (cosiddette “lesioni a potenziale di malignità incerto) e persino nei carcinomi “in situ” di basso grado istologico. Ad un approccio analogo si sta assistendo per il cavo ascellare. Questo evento formativo intende esporre, nella prima sessione, lo stato dell’arte sulle evidenze scientifiche nel campo della Senologia Interventistica. Nella seconda parte, i rappresentanti dei maggiori centri senologici della Toscana presenteranno la loro esperienza in questo ambito e si confronteranno fra loro e con i partecipanti, allo scopo di rendere omogeneo l’approccio a questa materia in ambito regionale.