Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di mortalità e morbilità nei paesi industrializzati. Nell’approccio moderno alla gestione delle malattie cardiovascolari, il ruolo dei fattori di rischio è di fondamentale importanza. L’identificazione precoce di tali fattori di rischio consente, infatti, da una parte di prevenire l’insorgenza e dall’altra di ritardare la progressione della malattia aterosclerotica, che è alla base della suscettibilità allo sviluppo degli eventi cardiovascolari maggiori. Negli ultimi 20 anni, diverse ed efficaci strategie terapeutiche sono state sviluppate per prevenire insorgenza e progressione della malattia aterosclerotica e delle sue sequele cliniche. Tuttavia, le malattie cardiovascolari rimangono la principale causa di morte nel mondo industrializzato e nella maggior parte dei cosiddetti paesi in via di sviluppo [1]. Ipertensione arteriosa (IA) e alterazioni del profilo lipidico, specificamente l’ipercolesterolemia (IC), sono i principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari e la loro gestione è di fondamentale importanza in prevenzione primaria e secondaria delle stesse [2]. Anche il diabete è una delle principali cause di insufficienza renale terminale ed è gravato, a sua volta, da un altissimo rischio cardiovascolare e da un’alta prevalenza di scompenso cardiaco. L’obiettivo formativo di questo evento è quello di condividere significative evidenze cliniche e le linee guida, inerenti il trattamento dei pazienti con dislipidemia, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, nefropatia e diabete.